sabato 12 giugno 2010

Maria Grazia Buccella

Anni '60, Cinecitta', i caratteristi. Questa e' la cornice nella quale si inserisce una delle piu' incantevoli e affascinanti attrici del Nostro cinema. L'America ha avuto Marilyn, Audrey..bene, unitele assieme in un contesto di avanspettacolo ed otterrete lei, Maria Grazia Buccella, regina di candida sensualita' e simpatia.

La critica cinematografica non si e' mai occupata seriamente di lei, ma grazie a due grandi personaggi come Luciano Salce e Vittorio Cecchi Gori, al giorno d'oggi possiamo beneficiare del contributo che Maria Grazia ha dato alla cinematografia italiana. Inutile dire che blogger e giornalisti, una volta apertamente schierati contro di lei, dopo aver sentito Marco Giusti parlare di Capolavoro (in riferimento al film "Basta Guardarla"), hanno fatto revisionismo critico, ora la Buccella e' attrice di genere stracult, venerabile e osannabile.

Per capire il suo talento, niente di meglio dell'analisi di alcuni "passi" visivi.

Canzonissima

Raffaella Carra' esordisce con una battuta (frecciatina?) sui baffi, la risposta e' sagace e razionale, Charlot e Omar Sharif erano baffuti di tutto rispetto. Segue un simpatico dialogo da copione, dove Corrado recita l'ilare frase - Poca Maria, ma tanta Grazia. Applausi e risate scroscianti. Poi siamo al momento di poetica e sublime Arte: la canzone "Venere 2000", in arrangiamento swing-anni'30 (con abbigliamento in stile adeguato). L'eleganza e il candore della performance non possono far pensare ad "un'attrice di avanspettacolo", eppure il testo della canzone insinua un'atmosfera seducente. L'arte come contrasto, decontestualizzazione del bello, cose di cui Salce e' maestro:

Venere 2000

Enfatizziamo la decontestualizzazione: vista a Canzonissima, "Venere 2000" e' una simpatica canzone, che una soubrette come Raffaella Carra' o Mina potrebbero cantare ad una trasmissione-tipo degli anni '60. Sostituiamo la cornice, facciamola diventare un teatrino di avanspettacolo, nel quale Enrichetta da sfoggio della sua conturbante bellezza, davanti ad un pubblico che molto probabilmente non ha tempo di apprezzare l'armonia della canzone:

Il Ballo Del Popo'

E' il momento del pezzo storico. Ho letto critiche inneggianti al valore nullo della canzone, giudicata inconsistente e stupidina. Non e' cosi', chi ha scritto cose simili di musica non capisce una cheppa. Si tratta di un divertente brano in stile funk, e lei canta in modo divino, ricordando lo stile della celebre cantante jazz Tania Maria:

Piccola biografia, filmografia saliente

  • 1951, debutto nel film "La Nostra Pelle" di Raymond Bernard, accanto Paolo Stoppa.

  • 1959, finalista di Miss Universo.

  • 1963, recita nel film "Il Boom" di Vittorio De Sica, con Alberto Sordi.

  • 1965, "Il Gaucho" di Dino Risi, con Vittorio Gassman.

  • 1966, "Adulterio All'Italiana" di Pasquale Festa Campanile

  • 1966, "L'Armata Brancaleone" di Mario Monicelli.

  • 1967, "Ti Ho Sposato Per Allegria" di Luciano Salce, dove vince il Nastro D'Argento.

  • 1970, "Basta Guardarla" di Luciano Salce.

  • 1978, incisione della magnifica canzone "Il Ballo Del Popo'"

  • 1984, "Delitto In Formula Uno" di Bruno Corbucci.

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